Dopo aver vissuto per centinaia di millenni in una condizione di mera sussistenza, negli ultimi due secoli l’umanità ha visto migliorare vertiginosamente le proprie condizioni e aspettative di vita, che sono cresciute in maniera sensazionale prima in Occidente, poi, dalla fine del XX secolo, anche nel resto del mondo. Come si spiega questa discontinuità con la millenaria “stagnazione malthusiana”, durante la quale i miglioramenti tecnici e della produttività facevano aumentare la popolazione ma non il reddito pro capite? L’economista israeliano/statunitense Oded Galor spiega questo mistero della crescita proponendo una “teoria unificata” capace di dar conto di tutti gli aspetti rilevanti: l’economia, la demografia, la geografia, la cultura, le istituzioni, accompagnando il lettore in un viaggio nel tempo: dalla migrazione dell’Homo Sapiens dall’Africa alla rivoluzione neolitica dell’agricoltura, dalla nascita delle prime civiltà nella Mezzaluna fertile alla millenaria stagnazione economica, fino all’evento decisivo della rivoluzione industriale. Solo così è possibile comprendere le forze fondamentali sottese alle ruote del cambiamento, che lente, e tuttavia inesorabili, agiscono da millenni, e hanno determinato mutamenti radicali nella società umana.