La Politica methodice digesta di Althusius costituisce un anello centrale della teoria costituzionalista nel suo dispiegamento dal Basso medioevo a John Locke, stagliandosi come una mirabile esposizione concettuale e dottrinale di alcuni principi cardine dell’ordinamento politico-istituzionale dell’epoca, quali i caposaldi del calvinismo politico, gli elementi costitutivi del contrattualismo, i presupposti teorici di quello che potrebbe essere definito “federalismo protomoderno”, i fondamenti logici e ontologici del diritto di resistenza. I principi generali che traspaiono dall’opera del giureconsulto tedesco riflettono una dimensione teorica sorprendente e straordinariamente feconda, in quanto vengono posti al centro dell’investigazione tematiche e contenuti del tutto originali e innovativi rispetto sia alla precedente tradizione medievale, sia rispetto alla incipiente modernità giuridico-politica. Ritornare ad Althusius significa ritornare a una modernità a più dimensioni, sganciata da quella linea assolutista integralista in cui campeggia solitario il teorema hobbesiano-rousseauiano dello Stato moderno.