La politica come professione è il testo di una celebre conferenza tenuta da Max Weber a Monaco nel 1919, all’indomani della sconfitta della Germania nella Prima guerra mondiale e dell’instaurazione della Repubblica sovietica bavarese. Il discorso, che fu sviluppato in testo pubblicato lo stesso anno, contiene la più matura riflessione del sociologo tedesco sullo Stato moderno, definito come l’organizzazione che rivendica con successo il monopolio della violenza legittima. Weber individua poi le tre fonti di legittimità del potere politico: la tradizione, il carisma o una norma giuridica. Molto importante è anche la riflessione weberiana sul rapporto tra la politica e l’etica. Weber rivendica, in un periodo in cui i furori ideologici prevalevano sulla tradizionale concezione realistica della politica, l’autonomia dell’agire politico dall’agire etico, contrapponendo l’etica della responsabilità, che tiene conto delle conseguenze delle proprie azioni, all’etica dei principi, che guarda esclusivamente alle intenzioni e alla coerenza con i principi astratti e assoluti.