C’è stato un tempo in cui l’umanità si guardava allo specchio e vedeva qualcosa di prezioso, che valeva la pena proteggere e le cui energie occorreva liberare. Oggi invece siamo assediati da una martellante propaganda che promuove un punto di vista completamente diverso. Secondo questa idea, gli esseri umani sono un cancro sulla Terra, una specie le cui aspirazioni e appetiti mettono in pericolo l’ordine naturale. Il libro dell’ingegner Robert Zubrin, il cui titolo in italiano suona “Venditori di disperazione. Ambientalisti radicali, pseudo-scienziati criminali e il culto fatale dell’anti-umanesimo”, traccia il pedigree di questa ideologia anti-umanista ed espone le sue conseguenze mortali in dettagli sorprendenti e terrificanti. Il libro nomina i principali profeti e promotori dell’anti-umanesimo negli ultimi due secoli, da Thomas Malthus a Paul Ehrlich e Al Gore. Espone i peggiori crimini perpetrati dal movimento anti-umanista, tra cui le campagne di sterilizzazione e di controllo forzato delle nascite in tutto il mondo. Combinando resoconti storici con argomentazioni politiche, l’autore contesta le principali affermazioni pseudo-scientifiche dell’anti-umanesimo, come le crociate contro il DDT, l’energia nucleare, i pesticidi, la crescita della popolazione, gli alimenti biotecnologici, l’esaurimento delle risorse, lo sviluppo industriale, il riscaldamento globale.