I coniugi Paola Mastrocola e Luca Ricolfi, docenti nella scuola e nell’università, denunciano il pessimo stato della scuola italiana, rovinata dalle riforme degli ultimi decenni, che ne hanno abbassato continuamente il livello dell’istruzione. In questo modo la scuola “democratica”, nata per migliorare la condizione dei più deboli, oggi di fatto ne annega le speranze, perché una scuola facile e di bassa qualità allarga il solco fra ceti alti e ceti bassi: una conclusione che viene confermata in maniera implacabile dalle statistiche riportate nel libro. Di questo disastro i politici e i burocrati artefici delle riforme dovrebbero rendere conto, e chiedere scusa ai ragazzi e alle loro famiglie. Occorre, secondo gli autori, tornare alla serietà e alla qualità dell’istruzione che caratterizzava la scuola fino agli anni Sessanta, prima che dilagassero le teorie didattiche e pedagogiche progressiste.