I Manoscritti sono forse i più famosi testi inediti di Karl Marx. Furono scritti a Parigi tra l’aprile e l’agosto 1844, ma furono scoperti e pubblicati per la prima volta solo nel 1932 dai ricercatori sovietici, e divennero ben presto una delle principali opere di riferimento per la dottrina marxista. Quest’opera, pur essendo di prevalente carattere filosofico, contiene infatti il primo approccio critico di Marx all’economia classica di Adam Smith e David Ricardo, e affronta un ampio spettro di argomenti come il salario, il profitto, il capitale, la rendita fondiaria. I Manoscritti sono principalmente conosciuti per l’idea di “alienazione”, che Marx riprende da Hegel e da Feuerbach, attribuendogli però un diverso significato: secondo Marx, sono le condizioni delle moderne società industriali che determinano l’alienazione dei salariati dal proprio lavoro e dalla propria vita.