Public Opinion, pubblicata nel 1922, è forse l’opera più conosciuta di Walter Lippmann, ed è diventata ben presto un classico degli studi sulla comunicazione. L’autore, che è stato l’inventore del termine “Guerra Fredda”, è anche stato il primo studioso a proporre il concetto di stereotipo e ad analizzare il fenomeno della nascita dell’opinione pubblica, favorita dalla diffusione dei mezzi di comunicazione di massa. Lippmann affronta due tematiche particolarmente complesse: le modalità, sociologiche e psicologiche, attraverso le quali i cittadini vengono a conoscenza di fatti dei quali non hanno direttamente esperienza, e le problematiche delle società democratiche moderne, in particolare della necessità di un’organizzazione indipendente in grado di fornire un’informazione corretta. L’opera non è sicuramente di facile lettura, ma è comunque consigliata per riflettere sul sempre attuale rapporto tra mass media, creazione del consenso e democrazia.