NOAM CHOMSKY, EDWARD HERMAN – La fabbrica del consenso (1998)

Uno degli intellettuali più citati al mondo, Noam Chomsky, e un economista e esperto di media, Edward Herman, si confrontano con uno dei temi più importanti della nostra epoca, il rapporto tra media e potere. L’intento dei due autori, i quali non nascondono le proprie posizioni ideologiche di sinistra radicale, è quello di mostrare come nell’odierna società capitalistica statunitense i mass media siano «delle potenti ed efficaci istituzioni ideologiche che compiono una funzione di propaganda a sostegno del sistema in cui si trovano, causata da una dipendenza dal mercato in cui sono situate, da presupposti interiorizzati, auto-censura e con una coercizione occulta». Sono le forze politiche ed economiche che decidono quali notizie devono raggiungere il pubblico e con quali modalità, e grazie a questa manipolazione delle informazioni l’opinione pubblica viene spinta a sostenere determinati interessi e punti di vista. Gli autori ci forniscono dunque, attraverso un confronto serrato con i fatti, una analisi e una documentazione tese a portare alla luce i meccanismi con cui si produce il consenso, nella convinzione che in un Paese democratico il giornalismo debba e possa essere diverso e più libero.

‘Negli Stati Uniti i media non sono indipendenti e manipolano l’informazione’

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