Senza essere filosofo di professione, Cicerone ha scritto diverse opere che possono essere considerate filosofiche a tutti gli effetti. Dei doveri è una di queste opere, che recupera un tema assai caro agli Stoici. Indirizzata al figlio Marco, il quale si trovava ad Atene all’epoca della stesura per studiare filosofia presso il filosofo Cratippo, ritenuto da Cicerone “il maggiore dei filosofi viventi”, il testo ha grande valenza etica anche per i nostri giorni, segnati da una percezione piuttosto scarsa del senso del dovere. La tesi di fondo, sviluppata con rigore logico nel corso di tre capitoli (classicamente indicati con il termine “libri”), è che l’onestà – ossia la vita improntata al senso del dovere – scaturisce da una vita dedicata al rispetto delle quattro virtù cardinali della prudenza, della giustizia, della fortezza e della temperanza.