Italiani poca gente. Il Paese ai tempi del malessere demografico è un libro scritto dal decano dei demografi italiani, il professor Antonio Golini, in collaborazione con il giornalista Marco Valerio Lo Prete. Gli autori sono tra i pochi a prendere sul serio il problema della denatalità e dell’invecchiamento della società italiana, che negli ultimi anni sta facendo segnare continui record negativi in fatto di fecondità. Nello stesso tempo criticano le tesi catastrofiste sulla sovrappopolazione diffuse da ambientalisti e neomaltusiani, sempre smentite dai fatti. Se, come recita un adagio sociologico, la demografia è destino, molto difficilmente la società italiana potrà sottrarsi al declino economico e culturale e, infine, all’estinzione, perché sembra ormai aver superato il punto di non ritorno. Golini e Lo Prete evidenziano le cause culturali ed economiche del collasso demografico italiano, e nel finale del libro non escludono un cauto ottimismo, pur nella consapevolezza che le politiche pubbliche di incentivo alla natalità rischiano di risultare inefficaci o di generare effetti controproducenti e imprevisti.