La trappola del talento, per mesi in testa alla classifica del New York Times, si basa sui più recenti studi scientifici riguardanti le grandi performance nel lavoro e nello sport. Le conclusioni di questi studi, commentati dal giornalista e scrittore americano Geoff Colvin, contraddicono apertamente le opinioni più diffuse. Il talento naturale e le doti innate come l’intelligenza o la memoria, infatti, svolgono un ruolo assai più limitato di quanto si creda. L’esercizio continuato, faticoso e ripetuto ha invece una rilevanza decisiva. Essere bravi in qualsiasi cosa vogliamo fare (suonare uno strumento musicale, dipingere un quadro, partecipare a una corsa, dirigere un gruppo di persone, parlare in pubblico) è una delle esperienze più appaganti della vita, ma spesso è molto difficile. A volte l’incapacità di fare progressi può essere frustrante. La lettura di questo libro ci può aiutare a capire qual è il modo giusto di migliorare per poter esprimere tutte le nostre potenzialità.
1 commento su “GEOFF COLVIN – La trappola del talento (2008)”
I commenti sono chiusi.