Categoria: Storia
JEAN DUMONT – I falsi miti della Rivoluzione francese (1987)
Lo storico Jean Dumont spiega i motivi per cui si rifiutò di partecipare ai grandi festeggiamenti per il bicentenario della Rivoluzione francese. Il suo giudizio su quell’evento, infatti, è negativo sotto ogni aspetto.
DOMENICO LOSURDO – Controstoria del liberalismo (2005)
Uno dei maggiori studiosi marxisti italiani svolge una critica di tipo storico al liberalismo, accusando di incoerenza in suoi maggiori esponenti del Settecento e dell’Ottocento.
GÖTZ ALY – Perché i tedeschi? Perché gli ebrei? (2011)
Alla base psicologica dell’Olocausto ci fu quindi l’invidia, un peccato capitale che, come mette in luce l’autore, fu diffuso a piene mani non solo dai movimenti antisemiti, ma anche da quelli socialisti.
EMILIO GENTILE – Ascesa e declino dell’Europa nel mondo (2018)
Con verve narrativa e affascinante erudizione, lo storico Emilio Gentile ricostruisce il ventennio in cui la supremazia dell’Europa nel mondo raggiunse l’apogeo, dal 1898 al 1918.
HANS-HERMANN HOPPE – Breve storia dell’uomo (2017)
Hans-Hermann Hoppe intreccia sapientemente storia, sociologia, etica ed economia di scuola austriaca per offrire una visione alternativa, e molto stimolante, dello sviluppo economico dell’umanità nel corso dei secoli.
AMIN MAALOUF – Il labirinto degli smarriti (2023)
Nel libro Il labirinto degli smarriti. L’Occidente e i suoi avversari, lo scrittore francese di origini libanesi Amin Maalouf indaga le origini storiche del confronto tra l’Occidente e i suoi avversari, ripercorrendo il cammino di quattro grandi nazioni: Giappone, Russia, Cina, Stati Uniti
BERNARD LEWIS – Il suicidio dell’Islam (2002)
Lo storico inglese Bernard Lewis descrive i rapporti tra Occidente e Oriente tra il diciottesimo e il ventesimo secolo, durante i quali la superiorità dell’Occidente si fece sempre più netta in ogni campo.
ENZO BETTIZA – 1989 (2009)
Ripercorrendo da testimone diretto gli avvenimenti che segnarono gli ultimi anni di vita del socialismo reale in Europa, Bettiza racconta e commenta l’inarrestabile effetto domino che sconvolse la carta geopolitica dell’Europa centrorientale negli anni cruciali 1989-1991
MARK MAZOWER – Le ombre dell’Europa (1998)
Mark Mazower ricostruisce da un punto di vista originale e provocatorio la storia del Novecento, il più violento e brutale dei secoli, e ci presenta un continente che si è formato attraverso un lungo processo con alti e bassi
PAOLO GROSSI – L’ordine giuridico medievale (1995)
L’illustre professor Poalo Grossi spiega perché nel Medioevo il diritto fosse un fenomeno sociale e non statuale
ENZO BETTIZA – La Primavera di Praga (2008)
Enzo Bettiza, inviato del Corriere della Sera, visse in prima persona, sul posto, quei tragici momenti e nelle pagine del libro ce ne consegna il racconto appassionato e puntuale, comprese le informazioni al tempo non pubblicabili.
MARK THOMPSON – La guerra bianca (2008)
Mark Thompson ricostruisce una delle vicende più controverse e drammatiche di sempre, quella che Hemingway definirà “la più colossale, assassina e male organizzata macelleria”: la Grande Guerra sul fronte italiano
ENZO BETTIZA – 1956 (2006)
Il libro di Enzo Bettiza costituisce la migliore analisi politica di quegli avvenimenti pubblicata in Italia. In particolare, il noto giornalista e scrittore ricostruisce i drammatici effetti che ebbe sul Partito comunista italiano, e mette in luce il nefasto contributo di Palmiro Togliatti alla diffamazione e repressione della rivolta ungherese.
ARRIGO PETACCO – L’esodo (1999)
Su quanto è accaduto agli italiani tra il 1943 e il 1947 in Istria, Dalmazia e Venezia giulia ha gravato per mezzo secolo un assordante silenzio. Questa storia terribile di violenze e massacri, che si è cercato di cancellare dalla memoria collettiva, riemerge nelle pagine del libro dello storico Arrigo Petacco
DAVID IRVING – Ungheria 1956. La rivolta di Budapest (1981)
Il libro dello storico inglese David Irving costituisce la prima e più dettagliata narrazione di questi avvenimenti, e si basa su una gran quantità di materiali e documenti originali, comprese numerose interviste con i sopravvissuti protagonisti di quegli avvenimenti.
FRANCO CARDINI – Cristiani perseguitati e persecutori (2010)
Franco Cardini indaga sui rapporti tra potere e società all’avvento dell’era cristiana; i divieti e le repressioni, le persecuzioni e la libertà di culto.
ANDREA GRAZIOSI – Occidenti e modernità (2023)
Andrea Graziosi riflette sulle cause e le conseguenze dei mutamenti che hanno progressivamente trasformato l’Occidente scaturito dal secondo conflitto mondiale. Fine del mondo contadino, individualizzazione, crollo delle nascite e straordinario balzo in avanti nell’attesa di vita che ha reso e rende tutte le società più vecchie e meno vitali
GIACOMO TODESCHINI – Ricchezza francescana (2004)
Lo studio sottolinea la modernità della visione francescana del mercato che, ben prima dell’etica protestante di Weber, considerava la ricchezza individuale una componente fondamentale del bene comune.
ANGUS MADDISON – L’Economia mondiale: una prospettiva millenaria (2001)
Il professor Angus Maddison, britannico di nascita, è stato considerato il maggior esperto di dati economici a livello mondiale. In quest’opera, L’economia mondiale: una prospettiva millenaria, ha raccolto una quantità impressionante di dati empirici riguardanti tutte le aree del mondo nel corso dell’ultimo millennio.
JACQUES LE GOFF – Lo sterco del diavolo (2010)
Un maestro della storiografia medievale, Jacques Le Goff, affronta nel libro Lo sterco del diavolo. Il denaro nel Medioevo, la concezione medievale del denaro. Secondo lo storico francese il denaro, nel senso in cui lo intendiamo oggi, non è un protagonista di primo piano del Medioevo ma è un prodotto della modernità.
GÖTZ ALY – Lo stato sociale di Hitler (2005)
Come documenta lo storico tedesco Götz Aly, la principale preoccupazione del regime nazionalsocialista fu alimentare il consenso della nazione tedesca, con politiche che oggi definiremmo di welfare state.
MICHAEL E. NEWTON – The Path to Tyranny (2010)
Il libro di Newton costituisce un istruttivo viaggio tra svariati secoli di storia, alla ricerca del filo rosso che lega le antiche tirannie, caratterizzate dalla violenza e dall’arbitrio, con i moderni sistemi politici totalitari
FERNAND BRAUDEL – I tempi del mondo (1979)
Ne I tempi del mondo il grande storico francese delinea i contorni di una storia economica globale in una sorta di viaggio intellettuale che spazia attraverso tutti i continenti, delineando i tratti specifici di ciascuno di essi. Imperniato sul concetto di economia-mondo e sugli spazi che queste creano attorno alle città di riferimento, il libro descrive passaggio dalle economie cittadine ai mercati nazionali, fino a giungere alla nascita della rivoluzione industriale. Braudel pone la sua attenzione sul processo attraverso il quale il capitalismo, attraverso una serie di modelli successivi (quello della Serenissima, quello genovese, quello olandese e quello inglese) si è affermato negli ultimi quattrocento anni, segnando il successo dell’Europa industriale nei confronti delle altre civiltà ridotte a periferia di questo grande «Impero occidentale».
ODED GALOR – Il viaggio dell’umanità (2022)
In questo saggio multidisciplinare, rigoroso, ma dallo stile chiaro e divulgativo, Oded Galor, attraverso la teoria della crescita unificata, ci dimostra come le tappe dell’evoluzione umana possono spiegare la storia del progresso e ci consegna una prospettiva rassicurante per il futuro.
FERNAND BRAUDEL – I giochi dello scambio (1979)
In questo libro, il secondo di una vasta opera, l’autore spiega come funzionano i meccanismi degli scambi nel passaggio da un’economia di mercato costretta dai limiti di una società essenzialmente statiche a un’economia capitalistica moderna.
ANDREAS HILLGRUBER – Storia della 2a guerra mondiale (1982)
Basandosi su una documenta analisi dei retroscena storici, lo storico conservatore tedesco Andreas Hillgruber spiega gli obiettivi delle grandi potenze, le politiche messe in atto per raggiungerli, le strategie militari, i disegni dei grandi generali e capi di Stato, l’andamento reale delle battaglie.
BENIAMINO DI MARTINO – La Grande Guerra 1914-1918 (2018)
Il libro di don Beniamino Di Martino intende documentare come l’accrescimento dei poteri politici sia all’origine della conflittualità che portò al disastro: una “guerra totale”, inevitabile conseguenza della costruzione dello “Stato totale”.
ALEXIS DE TOCQUEVILLE – L’Antico Regime e la Rivoluzione (1856)
Innovativa è anche la tesi centrale di tutto il testo, cioè la presentazione della Rivoluzione non tanto come un elemento di rottura bensì di continuità con l’ancien régime.
GÜNTHER REIMANN – The Vampire Economy (1939)
In questo illuminante studio del 1939 scritto da un simpatizzante comunista, la cui traduzione suona “L’economia vampiro: fare impresa sotto il fascismo”, viene esaminato con estrema precisione il funzionamento della politica economica che prevaleva nella Germania nazionalsocialista
ROBERT SPENCER – Guida (politicamente scorretta) all’islam e alle Crociate (2005)
Spencer racconta l’Islam e la sua storia in modo pacato, ma approfondito, puntuale e documentato, componendo un ritratto molto diverso da quello a cui siamo abituati e denunciando questa religione come violenta, aggressiva, retrograda, pericolosa, intollerante e incompatibile con i valori occidentali.
ERNST NOLTE – Controversie (1993)
Il celebre storico tedesco Ernst Nolte, che con le sue tesi sul rapporto tra il nazionalsocialismo, il comunismo e l’Olocausto aveva innescato negli anni Ottanta la “disputa tra gli storici”, affronta in questo libro le controversie suscitate dalla sua maggiore opera, La guerra civile europea 1917-1945.
EMILIO GENTILE – Il fascismo in tre capitoli (2004)
Questa agile introduzione a fascismo analizza la natura, l’origine e lo sviluppo del fascismo, offrendo poi una sintesi delle più importanti interpretazioni storiografiche del fenomeno.
EUGENIO CAPOZZI – L’autodistruzione dell’Occidente (2021)
C’è molta confusione, oggi, sul reale significato del “nuovo umanesimo” al quale fanno appello intellettuali, politici, accademici. Questo libro di Eugenio Capozzi mette un po’ d’ordine
RAIMONDO LURAGHI – Sul sentiero della guerra (2000)
Il libro di Raimondo Luraghi, famoso a livello internazionale per i suoi studi sulla guerra civile americana, ha il merito di offrire una prospettiva equilibrata, evitando le falsificazioni ideologiche commesse da entrambe le visioni. Secondo l’autore si trattò di un conflitto tragico legato alla conquista dell’Ovest americano, nel quale entrambe le parti avevano le loro buone ragioni.
RÉGINE PERNOUD – Medioevo: un secolare pregiudizio (1977)
In questo saggio la storica francese mette in evidenza numerosi aspetti ammirevoli di quella che bisognerebbe chiamare “civiltà cristiana romano-germanica”, tra cui l’importante ruolo svolto dalle donne, l’ordine politico decentralizzato, la scomparsa della schiavitù antica.
RICHARD PIPES – Proprietà e libertà (1999)
Mosso dalla convinzione che esista un’intima connessione tra le garanzie pubbliche dei legittimi titoli proprietari e l’esercizio dei diritti di libertà individuale, lo storico Richard Pipes cerca di dimostrare i fondamenti e le logiche di tale correlazione attraverso il ricorso a prove storiche e storiografiche.
RUTGER BREGMAN – Una nuova storia (non cinica) dell’umanità (2019)
Il libro di Rutger Bregman racconta una nuova versione non cinica degli ultimi 200.000 anni di storia umana, dimostrando che l’evoluzione premia sempre le società in cui vi è maggiore benevolenza, cooperazione e fiducia nella bontà del prossimo.
GONZAGUE DE REYNOLD – La Casa Europa (1935-1952)
L’Autore mostra il cammino che l’Europa ha fatto nei millenni per costruire una vera e propria casa, dalle fondamenta primitive alla Grecia, a Roma, ai Germani, fino ad arrivare al cristianesimo, elemento di coesione di tutti i vari fattori e tetto di questa sublime casa.
CHARLES S. MAIER – Leviatano 2.0 (2012)
Charles S. Maier individua nel periodo di tempo che va dal 1870 al 1945 l’epoca in cui lo Stato sorto nel XVII secolo riesce a modernizzarsi e potenziarsi
ALAN GREENSPAN, ADRIAN WOOLDRIDGE – Capitalism in America (2018)
In questa affascinante storia del capitalismo americano Alan Greenspan, leggendario ex presidente della Federal Reserve, ricostruisce approfonditamente la storia dell’economia statunitense dalle origini fino ai nostri giorni.
GILBERTO ONETO – Il “Guerrone” (2015)
Invece della retorica patriottica, secondo Gilberto Oneto, serve invece ricordare cosa siano davvero stati quegli anni di sangue, sacrificio, violenza e dolore, nei quali i popoli italiani hanno dato il meglio di sé e i loro governanti il peggio. Questo libro vuole contribuire a raccontare la notevole parte che lo Stato Italia ha avuto in quell’enorme delitto che fu la prima guerra mondiale.
LUCIANO PELLICANI – Rivoluzione e totalitarismo (2004)
Con questa preziosa raccolta di saggi, il sociologo Luciano Pellicani spiega lo stretto collegamento tra l’idea rivoluzionaria e il totalitarismo politico
VLADIMIR TISMANEANU – The Devil in History (2012)
L’autore si ripropone di scandagliare in profondità le origini ideologiche da cui sono scaturiti i crimini perpetrati dalle due concezioni che hanno insanguinato il secolo breve: il comunismo e il fascismo
SIMON HEFFER – Una breve storia del potere (2011)
Heffer ricostruisce l’evoluzione del potere politico seguendo quattro traiettorie, corrispondenti ad altrettanti elementi: territorio, ricchezza, religione e ideologia.
D.BEITO,P.GORDON,A.TABARROK (cur.) – La città volontaria (2002)
Leggendo La città volontaria si avrà modo di scoprire che non è perché un bene è pubblico per natura che deve essere fornito dallo Stato, ma è vero l’opposto: poiché lo Stato ha prodotto da così tanto tempo quel bene, si ha l’illusione che esso sia un “bene pubblico”.
GIUSEPPE BERTA – L’enigma dell’imprenditore (2018)
Il libro di Giuseppe Berta ci offre la possibilità di cogliere, in un quadro d’insieme, l’evoluzione storica della figura dell’imprenditore capitalistico.
YUVAL NOAH HARARI – Sapiens. Da animali a dei (2011)
Yuval Harari si dedica all’ambizioso compito di raccontare la macro storia dell’umanità dalle origini ai giorni nostri. Il risultato non è solo un racconto, ma anche un’interpretazione della storia umana e una riflessione su di essa
RAINER ZITELMANN – La forza del capitalismo (2018)
Lo storico e sociologo tedesco Rainer Zitelmann porta il lettore in un viaggio attraverso i continenti e attraverso la storia recente confutando la richiesta di un maggiore intervento del governo e dimostrando che il capitalismo ha più successo che mai.
ANNE APPLEBAUM – La grande carestia (2018)
La più aggiornata ricerca sull’atroce genocidio per fame dei contadini ucraini voluto dal regime comunista di Stalin
ERIC J. HOBSBAWM – Il trionfo della borghesia (1975)
Eric Hobsbawm racconta dettagliatamente gli avvenimenti mondiali di un periodo, dal 1848 al 1875, caratterizzato da un incessante sviluppo economico, da straordinari progressi scientifici e tecnologici, e dalla sempre più schiacciante superiorità dei paesi occidentali sul resto del mondo
JAMES C. SCOTT – Le origini della civiltà (2017)
Il professor James C. Scott offre una teoria alternativa sull’origine della civiltà basandosi sulle recenti prove archeologiche e storiche.
EMILIO GENTILE – L’apocalisse della modernità (2008)
Emilio Gentile, storico di fama internazionale, tratteggia in maniera magistrale la crisi della cultura europea che portò allo scoppio della prima guerra mondiale
RODNEY STARK – La vittoria della ragione (2005)
Molti studiosi hanno cercato di dare una risposta a questo interrogativo, mettendo in luce i fattori geografici, politici, economici o tecnologici del successo dell’Occidente. Il professor Stark sottolinea che nessuno sviluppo sarebbe stato possibile senza una profonda fiducia nella ragione, la quale a suo parere affonda le sue radici nella religione cristiana.
ERNST NOLTE – La guerra civile europea 1917-1945 (1987)
Il nazionalsocialismo, secondo Nolte, ebbe come motivazione principale la lotta al bolscevismo, ma nello stesso tempo lo prese a modello e ne imitò i metodi fondati sul terrore e gli stermini di massa. In quest’ottica il nazionalsocialismo non sarebbe un male assoluto, ma dovrebbe essere messo sullo stesso piano del bolscevismo.
DANIEL J. GOLDHAGEN – I volonterosi carnefici di Hitler (1996)
Esaminando le figure degli esecutori e l’antisemitismo radicato nella società tedesca, Goldhagen dimostra che i responsabili dell’Olocausto non furono solo le SS o i membri del partito nazista, ma i tedeschi di ogni estrazione sociale,
SEAN McMEEKIN – Il crollo dell’Impero ottomano (2015)
La storia della dissoluzione dell’Impero ottomano è un tassello indispensabile per capire ciò che sta accadendo, e Sean McMeekin racconta i momenti fondamentali della fine di questo grande impero in modo coinvolgente e limpido.
NICHOLAS WAPSHOTT – Keynes o Hayek (2011)
In questa piacevole e istruttiva narrazione capace di rendere comprensibili anche le più complesse questioni economico-finanziarie, Nicholas Wapshott racconta le vite intrecciate di due giganti del ventesimo secolo, la cui eredità condiziona tuttora il dibattito politico
LORD ACTON – Storia della libertà (1877-1910)
Lo storico inglese individua la nascita dei sistemi politici liberali negli istituti medievali e non, come vuole la storiografia prevalente, nel processo di secolarizzazione e affermazione dello Stato moderno.
ÉTIENNE BALAZS – La burocrazia celeste (1968)
Lo storico francese di origine ungherese spazia nei secoli di storia cinese mettendo in luce le sue caratteristiche istituzionali, sociali e culturali, soffermandosi sui caratteri centralistici, burocratici e totalitari dell’impero cinese.
BERNARD LEWIS – La crisi dell’Islam (2004)
Uno dei maggiori storici del Medio oriente esamina le radici storiche del risentimento che alimenta il terrorismo islamico.
ROBERT CONQUEST – Il secolo delle idee assassine (1999)
Non è solo un libro di storia, ma una riflessione di un grande storico inglese che abbraccia l’intero secolo. A partire dal racconto delle terribili vicende accadute nel Novecento, Robert Conquest si interroga sul futuro dell’Occidente e del mondo
JARED DIAMOND – Armi, acciaio e malattie (1997)
Diamond sostiene che la geografia e l’ecologia hanno dato una serie di vantaggi di partenza ad alcune regioni particolari del continente eurasiatico, che poi si sono accresciuti con il tempo
LUJO BRENTANO – Le origini del capitalismo (1913)
Il capitalismo moderno nasce in Occidente con il risorgere della circolazione monetaria, che permette il superamento dell’economia naturale del feudalesimo. I centri motore di questo sviluppo sono le città marinare dell’Italia.
NIALL FERGUSON – Soldi e potere nel mondo moderno. 1700-2000 (2001)
In quattordici densi capitoli e nell’arco di più di 600 pagine, l’opera ricostruisce tre secoli di storia finanziaria europea e americana
ROSARIO ROMEO – Risorgimento e capitalismo (1959)
Romeo prende le distanze dalle interpretazioni della storiografia dell’epoca, essenzialmente marxista e gramsciana, e difende le scelte politiche della classe politica che guidò l’Italia dopo l’unità.
JOEL MOKYR – La leva della ricchezza (1990)
La tesi del libro del professor Joel Mokyr è che la creatività tecnologica costituisce la chiave principale del successo economico
HENRI PIRENNE – Le città del Medioevo (1927)
Il grande storico belga spiega la nascita delle città medievali e della borghesia
ERIC J. HOBSBAWM – Il secolo breve (1994)
L’opera presenta una visione d’insieme dell’intero secolo, dallo scoppio della prima guerra mondiale bel 1914 al crollo dell’impero sovietico nel 1991
BERNARD LEWIS – Semiti e antisemiti (1986)
Un’analisi storica dell’antisemitismo dalle sue origini europee alle sue ultime manifestazioni in Medio Oriente
SYLVAIN GOUGUENHEIM – Aristotele contro Averroè (2008)
Il medievista Sylvain Gouguenheim smonta completamente il cliché secondo cui l’Occidente medievale avrebbe riscoperto il sapere greco solo a partire dalle traduzioni arabe.
ARNOLD TOYNBEE – Il mondo e l’Occidente (1953)
Arnold Toynbee analizza gli effetti dell’espansione culturale e tecnologica dell’Occidente sulle altre civiltà.
SERGIO RICOSSA – Come si manda in rovina un paese (1995)
L’economista Sergio Ricossa riporta alla lucele ragioni che hanno condotto al disastro italiano.
HENRI PIRENNE Storia economica e sociale del Medioevo (1936)
Un modello per la storiografia successiva sull’età di mezzo
CONDORCET – Quadro storico dei progressi dello spirito umano (1795)
L’espressione più audace ed esemplare della concezione ottimistica della storia tipica dell’Illuminismo francese
FRIEDRICH A. HAYEK – Il capitalismo e gli storici (1954)
La rivoluzione industriale non fu quella catastrofe, quel concentrato di povertà e sfruttamento, che si racconta
MOSES I. FINLEY – Gli antichi greci (1963)
Una sintetica ma esaustiva presentazione della civiltà greca antica, dai suoi primordi fino al periodo ellenistico e romano.
BAT YE’OR – Il declino della cristianità sotto l’islam (2007)
Lo studio più approfondito sulla condizione dei numerosi popoli che l’islam sottomise, e sui processi che portarono alla loro progressiva scomparsa
JOHAN NORBERG – Progresso (2016)
Contrariamente a quanto la maggior parte della gente crede, l’umanità nel suo complesso non è mai stata così bene come oggi, sotto ogni punto di vista
NIALL FERGUSON – Il grande declino (2012)
Cos’è che non va nella civiltà occidentale? Perché il modello occidentale non mostra dei cenni di reazione nei confronti di quei meccanismi degenerativi endogeni che lo stanno corrodendo?
ERIC L. JONES – Il miracolo europeo (1981)
Questo studio ha introdotto per la prima volta la definizione di “miracolo europeo” per indicare il sorprendente sviluppo scientifico, tecnologico ed economico che ha caratterizzato la storia del vecchio continente.
CHARLES ADAMS – For Good and Evil (1993)
L’impatto della tassazione sulle civiltà umane
VALERIO CASTRONOVO – Le rivoluzioni del capitalismo (2007)
La storia del sistema economico capitalistico dalle sue origini fino ai giorni nostri, presentata in maniera imparziale e oggettiva.
DARON ACEMOGLU, JAMES A. ROBINSON, Perché le nazioni falliscono (2012)
Qual è la causa della successo o del fallimento delle nazioni? Secondo gli autori sono le istituzioni politiche ed economiche che fanno la differenza.
FERNAND BRAUDEL – Le strutture del quotidiano (1967)
Un’opera monumentale nella quale il grande storico francese ha illustrato quattro secoli di storia mondiale secondo la metodologia tipica della scuola delle Annales.
NATHAN ROSENBERG, L.E. BIRDZELL Come l’Occidente è diventato ricco (1986)
Le ragioni principali del progresso occidentale vanno individuate invece nelle favorevoli condizioni istituzionali che ha goduto l’Europa nei secoli passati, quando la sfera economica è stata relativamente libera dai condizionamenti politici e religiosi
FRANÇOIS GUIZOT – Storia della civiltà in Europa (1828)
In Europa, spiega il grande storico francese, nessuna forza è mai riuscita a prevalere completamente sulle altre
RODNEY STARK – La vittoria dell’Occidente (2014)
Rodney Stark intende rispondere in questo suo corposo studio alla domanda: perché la modernità, la scienza, la tecnologia, l’industria, i diritti di libertà individuale, si sono sviluppati in Europa e in America?
MOSES I. FINLEY L’economia degli antichi e dei moderni (1973)
L’antichità classica non ha prodotto una riflessione scientifica sull’economia, e non è stata in grado di sviluppare un sistema capitalistico avanzato come l’Europa medievale e moderna
ROBERTO S. LOPEZ – La rivoluzione commerciale del Medioevo (1971)
L’Europa medievale realizzò tra il 950 e il 1350 d.C. una rivoluzione commerciale che anticipò la rivoluzione industriale del XVIII secolo
DAVID S. LANDES – La ricchezza e la povertà delle nazioni (1999)
I paesi europei hanno conosciuto lo sviluppo prima degli altri perché hanno beneficiato di società più aperte, che favorivano la produzione, il lavoro e la diffusione della conoscenza
MONTESQUIEU Considerazioni sulle cause della grandezza dei Romani e della loro decadenza (1734)
Montesquieu individua le ragioni ultime della decadenza nella perdita dello spirito repubblicano delle origini
STEPHANE COURTOIS (cur.) – Il libro nero del comunismo (1997)
Una delle prime opere che affronta in maniera globale il costo umano dell’esperimento comunista
FREDERICK J. TURNER – La frontiera nella storia americana (1920)
La storia americana è essenzialmente la storia della colonizzazione dell’Ovest, cioè della progressiva avanzata verso nuovi spazi strappati alla natura selvaggia e conquistati alla civiltà.
CARLO M. CIPOLLA – Storia economica dell’Europa pre-industriale (1974)
Intrecciando l’approccio macro storico (la “grande” storia) con le narrazioni della vita quotidiana delle persone comuni (“micro-storie”), l’autore si propone di diradare le fitte tenebre che avvolgono il Medioevo
HENRI PIRENNE Maometto e Carlomagno (1937)
Furono le conquiste arabe, non le invasioni barbariche, che misero fine alla civiltà antica
MEGHNAD DESAI – Marx’s Revenge (2002)
Il trionfo del mercato globalizzato seguito al collasso del comunismo non rappresenta il fallimento di Karl Marx, ma la sua rivincita
STEFAN ZWEIG – Il mondo di ieri (1942)
Nessuno meglio di Zweig è riuscito a raccontare il brusco cambiamento avvenuto nel mondo con lo scoppio della prima guerra mondiale