Categoria: Filosofia
MICHAEL OAKESHOTT – La politica moderna tra scetticismo e fede (1996)
Il libro costituisce una acuta e originale dissertazione sul significato del governare e dell’essere governati, e verte sull’identificazione di due stili fondamentalmente contrapposti di concepire il senso dell’attività di governo: la politica della fede da un lato e la politica dello scetticismo dall’altro
PIERO MARTINETTI – Breviario spirituale (1922)
In questo suo Breviario spirituale, pubblicato nel 1922, Martinetti intese dare il proprio contributo al miglioramento spirituale della società.
PAOLO GROSSI – Prima lezione di diritto (2003)
Indottrinati da secoli di statalismo giuridico, osserva Grossi, non siamo più in grado di comprendere che il diritto non ha nulla a che fare con lo Stato e la politica, ma è un genuino prodotto della società, nascente dal basso per soddisfare le esigenze sociali.
CARTESIO – Discorso sul metodo (1637)
La storia del pensiero occidentale si divide in un prima di Cartesio e un dopo Cartesio. Il Discorso sul metodo, pubblicato nel 1637, inaugura l’era della ragione.
STEVEN PINKER – Illuminismo adesso (2018)
Steven Pinker ci aiuta a leggere la realtà contemporanea alla luce degli ideali di ragione, scienza, umanesimo e progresso che quel movimento filosofico ha elevato tre secoli fa a valori universali e che oggi sono minacciati
DOMENICO LOSURDO – Controstoria del liberalismo (2005)
Uno dei maggiori studiosi marxisti italiani svolge una critica di tipo storico al liberalismo, accusando di incoerenza in suoi maggiori esponenti del Settecento e dell’Ottocento.
MICHAEL OAKESHOTT – Razionalismo in politica (1962)
In questo saggio il filosofo inglese si propone di sottoporre a stringente critica il potere di una ragione umana “sregolata”, che nel corso del XX secolo è stata foriera di una cascata ininterrotta di sciagure e di conseguenze devastanti.
FRIEDRICH A. VON HAYEK – L’abuso della ragione (1952)
L’abuso della ragione costituisce un classico della metodologia delle scienze sociali, in cui l’autore espone i danni e le conseguenze esiziali recati dallo scientismo
JOHAN HUIZINGA – La crisi della civiltà (1935)
Il grande filosofo e pensatore olandese diede alle stampe per la prima volta il libro nel 1935, nel pieno del decennio che avrebbe condotto l’Europa a completare il suo suicidio iniziato nel 1914 con lo scoppio della seconda guerra mondiale
LUIGI MARCO BASSANI – Tolleranza (2023)
Sul concetto di tolleranza poggia le sue fondamenta l’intera storia moderna occidentale, in un alternarsi di adesioni e tradimenti
ISAIAH BERLIN – Quattro saggi sulla libertà (1969)
Le riflessioni di Isaiah Berlin, uno dei più importanti intellettuali del Novecento, hanno dato un fondamentale apporto alla teoria sociale. In particolare, la sua lezione inaugurale su Due concetti di libertà, tenuta a Oxford nel 1958, è considerata un classico del pensiero politico.
CARL J. FRIEDRICH – Introduzione alla teoria politica (1970)
Le 12 lezioni a Harvard raccolte in questa Introduzione alla teoria politica riprendono le conclusioni della conferenza sul totalitarismo del 1953 alla luce dell’evoluzione della storia del pensiero politico occidentale.
THOMAS SOWELL – A Conflict of Visions (1987)
In quest’opera, il cui titolo in italiano suona “Conflitto di visioni. Le origini ideologiche degli scontri politici”, il noto e apprezzato studioso americano Thomas Sowell cerca di rispondere alla domanda: da cosa originano gli insanabili antagonismi che infiammano il dibattito pubblico e qual è l’origine primaria dei conflitti ideologici del passato che del presente?
BRUNO LEONI – Il diritto come pretesa (1964)
La teoria di Bruno Leoni si basa sul diritto come pretesa: la sua concezione è nettamente contrasto con quella formalistica di Kelsen e di tutto il giuspositivismo ottocentesco, e ha anche dato nuova linfa ad una disciplina giuridica, la sociologia del diritto, elevandola al rango di scienza giuridica autonoma.
RENATO CRISTIN – Quadrante Occidentale (2022)
Dopo aver analizzato la crisi di valori dell’Occidente, il filosofo Renato Cristin teorizza la necessità dell’unione fra liberalismo e conservatorismo per invertire il declino della nostra civiltà.
JOHN LOCKE – Lettera sulla tolleranza (1689)
L’opera rimane un punto di riferimento per il dibattito sulla libertà religiosa e di pensiero, pur se con alcune curiose limitazioni: nessuna tolleranza, infatti, secondo Locke, deve essere prevista per gli atei e i cattolici.
DIANA THERMES – Ayn Rand e il fascismo eterno (2021)
Attraverso le sue opere e il commento competente di Diana Thermes si scopre la vita e la lotta contro ogni totalitarismo di Ayn Rand, teorica dell’oggettivismo, apologeta dell’egoismo e critica del collettivismo totalitario.
David Hume – Storia naturale della religione (1757)
In quest’opera il filosofo scozzese dichiara di accettare i principi del teismo, perché la costituzione della natura mostra l’esistenza di un autore intelligente. Ritiene però che il problema dell’origine del sentimento religioso sia molto più difficile da risolvere.
JOHANNES ALTHUSIUS – La politica (1614)
La Politica methodice digesta di Althusius costituisce un anello centrale della teoria costituzionalista nel suo dispiegamento dal Basso medioevo a John Locke, stagliandosi come una mirabile esposizione concettuale e dottrinale di alcuni principi cardine dell’ordinamento politico-istituzionale dell’epoca
HANS KELSEN – La democrazia (1920-1955)
Nella storia del pensiero liberal-democratico, un posto centrale è occupato dalla teoria politica di Hans Kelsen, in particolare dai saggi qui proposti: L’essenza della democrazia (1920), Il problema del parlamentarismo (1925) e I fondamenti della democrazia (1955)
JOHN LOCKE – Saggi sulla legge naturale (1660-1664)
Questi sette saggi sono la testimonianza della riflessione specifica del grande pensatore inglese sulla legge di natura.
JAMES R. OTTESON – Seven Deadly Economic Sins (2021)
L’autore si propone di indagare, dalla peculiare prospettiva del filosofo morale, alcuni principi cardine della sfera economica che per il pensiero comune costituiscono ancora fonte di molteplici fraintendimenti e di vizi nel ragionamento.
MICHAEL POLANYI – La logica della libertà (1951)
A partire da una discussione intorno alla natura della conoscenza scientifica e della comunità scientifica, Polanyi mira con lucidità e rigore a dimostrare l’importanza di un sistema economico e sociale non pianificato centralmente, contro ogni ipotesi dirigista.
JOHN LACHS – Lasciare in pace gli altri (2014)
Secondo il filosofo canadese di origini ungheresi John Lachs, è necessario riscoprire il piacere di scegliere e, ancor prima, imparare a lasciare in pace gli altri, affinché tutti possano condurre la loro vita come meglio credono.
KARL MARX – Manoscritti economico-filosofici del 1844 (1844)
Come uno spartiacque, i “Manoscritti” segnano il passaggio dal periodo giovanile a quello della maturità di Marx, coronato dalla stesura de “Il capitale”.
CARL SCHMITT – Le categorie del ‘politico’ (1922-1953)
Per quanto la figura del grande giurista tedesco continui, in certi ambienti, ad essere ostracizzata, non si può negare come i suoi scritti rappresentino tuttora dei preziosi punti di riferimento per chiunque desideri approfondire il rapporto tra Stato, ordinamento e norma.
MARK LILLA – Il genio avventato (2001)
La storia del Novecento europeo è attraversata da filosofi, scrittori e giuristi che hanno condiviso l’operato e i principi dei peggiori regimi totalitari, giustificando ora il fascismo, ora il nazismo, ora il comunismo sovietico. Perché?
ROGER SCRUTON – Manifesto dei conservatori (2006)
Nel Manifesto dei conservatori possiamo trovare una summa del suo pensiero conservatore. I temi affrontati spaziano dall’idea di nazione al significato del matrimonio, dalla questione ambientale all’eutanasia.
TOMMASO MORO – L’Utopia (1516 circa)
Tommaso Moro descrive, per bocca di un fittizio navigante portoghese, una repubblica perfetta, dove tutti vivono in pace, concordia e abbondanza di beni.
ROGER SCRUTON – Essere conservatore (2014)
Essere conservatore è la sintesi aggiornata del pensiero filosofico di Roger Scruton. Essa si concentra ad analizzare l’origine, gli sviluppi e le strutture portanti del pensiero conservatore, così com’è andato delineandosi a partire dal filosofo settecentesco Edmund Burke
ARISTOTELE – Politica (337-322 a.C.)
La Politica di Aristotele, una pietra miliare della speculazione filosofico-politica di ogni tempo, rappresenta il primo tentativo di riflessione politica sorretto da un metodo empirico-osservativo.
PLATONE – La Repubblica (390-360 a.C.)
Secondo Platone il filosofo dovrebbe avere un potere decisivo nel governo. Questa convinzione lo porta ad accogliere l’ideale politico del dispotismo illuminato.
SEVERINO BOEZIO – La Consolazione della Filosofia (523 circa)
Scritto dal pensatore cristiano Severino Boezio durante la sua prigionia, tratta di grandi temi filosofici e teologici, quali la teodicea, la provvidenza, la fortuna, il caso, l’eternità, il tempo, la prescienza divina
CICERONE – Dei doveri (44 a.C.)
La tesi di fondo di questo testo di filosofia storica è che l’onestà – ossia la vita improntata al senso del dovere – scaturisce da una vita dedicata al rispetto delle quattro virtù cardinali
EDMUND BURKE – Difesa della società naturale (1756)
Nella celebre contrapposizione filosofica fra lo “stato di natura” e lo “stato civile”, il giovane Edmund Burke, in questa sua opera prima, prese decisamente le difese del primo
FRIEDRICH NIETZSCHE – L’Anticristo (1888)
Quest’opera, che segna uno degli ultimi barlumi di luce nell’intelletto di Nietzsche prima di precipitare nella follia, costituisce il più furibondo attacco al cristianesimo che sia mai stato scritto.
CARLO LOTTIERI – Beni comuni, diritti individuali e ordine evolutivo (2020)
Nel suo saggio, Carlo Lottieri tenta di opporre una resistenza culturale al dilagare di quella che è diventata una vera e proprio ideologia, il “benecomunismo”.
VLADIMIR TISMANEANU – The Devil in History (2012)
L’autore si ripropone di scandagliare in profondità le origini ideologiche da cui sono scaturiti i crimini perpetrati dalle due concezioni che hanno insanguinato il secolo breve: il comunismo e il fascismo
ANNA MARIA LORUSSO – Postverità (2018)
Questo libro costituisce un importante complemento a ogni riflessione sull’evoluzione dei media contemporanei e sul ruolo dei mezzi di comunicazione nel fornire notizie attendibili e il più possibili corrispondenti alla verità
NORBERTO BOBBIO – Liberalismo e Democrazia (2006)
Nata originariamente come voce per una enciclopedia, quest’opera tenta di descrivere i rapporti tra democrazia e libertà, mostrando come i due termini si leghino realmente solo nei tempi più recenti
MONTESQUIEU – Lo spirito delle leggi (1748)
L’Esprit des lois è l’opera fondamentale di Montesquieu. Fin dalla sua pubblicazione nel 1748, il suo influsso è stato enorme non solo sul pensiero politico, ma anche sulla storia politica.
YORAM HAZONY – Le virtù del nazionalismo (2018)
Il nazionalismo, secondo l’autore, è ben lungi dall’essere il “male assoluto” del continente: al contrario, potrebbe salvarlo dalle ambizioni “imperiali” dell’Unione Europea.
JASON BRENNAN – Contro la democrazia (2018)
Questo libro sostiene la tesi contraria, ovvero che la democrazia può giovarsi non solo di una minore partecipazione politica, ma può trarre benefici da un sistema epistocratico, in cui competenza e conoscenze politiche di base hanno un peso nell’espressione del voto
LORENZO INFANTINO – Cercatori di libertà (2019)
Attraverso un avvincente viaggio condotto da uno dei più profondi conoscitori della materia, Lorenzo Infantino ci porta alla scoperta di alcune tra le figure più affascinanti che, nel corso dei secoli, si sono battute per le ragioni del liberalismo
BARUCH SPINOZA – Trattato teologico-politico (1670)
Uno dei tentativi più articolati di difesa della libertà di pensiero e di espressione, sia nell’ambito religioso sia in quello politico
RYSZARD LEGUTKO – The Demon in Democracy (2016)
Il libro del filosofo polacco Legutko mostra le sorprendenti ma sostanziali somiglianze tra il comunismo in stile sovietico e la democrazia così come definita dai progressisti liberal oggi dominanti nella Ue e in diversi paesi europei
NASSIM NICHOLAS TALEB – Rischiare grosso (2018)
Taleb ci porta a riflettere sulla naturale simmetria che dovrebbe sempre sussistere quale principio equilibratore nell’ambito delle vicende umane: chi decide di correre un rischio deve poi avere la capacità di assumersene tutte le conseguenze
MURRAY N. ROTHBARD – L’etica della libertà (1982)
Quest’opera di filosofia politica cerca quindi di fondare una teoria sistematica della libertà basata sul diritto naturale. Rothbard propone una società nella quale sia abolito ogni monopolio statale e tutte le relazioni tra gli individui siano volontarie e contrattuali.
FRANCIS FUKUYAMA – Identità (2018)
Al di là della complessità, Identità. La ricerca della dignità e i nuovi populismi è attualmente il migliore libro sull’argomento.
ROBERT NISBET Conservatorismo: sogno e realtà (1986)
L’americano Robert Nisbet è stato uno dei maggiori studiosi conservatori del Novecento, e in questo libro ne enuncia mirabilmente tutti i concetti fondamentali
PAOLO ROSSI – I filosofi e le macchine 1400-1700 (1962)
Tra il XV e il XVII secolo si gettarono le basi della rivoluzione scientifica che restano valide fino ai giorni nostri
DANTE ALIGHIERI – Monarchia (1312-1313)
L’importanza di Dante non è limitata al campo poetico e letterario, ma si estende anche alla riflessione politica. Il Monarchia, trattato scritto in un latino logico e rigoroso, ha avuto una considerevole eco, per l’autorità dell’autore, per gli argomenti svolti e soprattutto per la posizione assunta riguardo la questione politica fondamentale del suo tempo: se Leggi di piùDANTE ALIGHIERI – Monarchia (1312-1313)[…]
LYSANDER SPOONER – La Costituzione senza autorità (1870)
Grazie alla sua profonda competenza giuridica, Spooner sviluppa una critica devastante alla credenza nella natura vincolante della Costituzione americana e di ogni altra Carta costituzionale.
BENEDETTO CROCE, LUIGI EINAUDI – Liberismo e liberalismo (1927-1948)
Il volume, pubblicato nel 1957, raccoglie gli scritti dei due maggiori esponenti del liberalismo italiano in merito a un famoso dibattito sulla concezione liberale della libertà.
THOMAS PAINE – I diritti dell’uomo (1791-1792)
I diritti dell’uomo costituisce il capolavoro di Thomas Paine. Venne pubblicato in risposta agli attacchi condotti dal britannico Edmund Burke contro la rivoluzione francese
JEREMY BENTHAM Introduzione ai principi della morale e della legislazione (1789)
È l’opera che struttura l’utilitarismo e vi fornisce sistematicità, elevandolo al rango di ben definita corrente di pensiero.
AMARTYA SEN, BERNARD WILLIAMS – Utilitarismo e oltre (1982)
Un volume che riunisce saggi molto diversi, che nell’insieme delineano cosa sia l’utilitarismo contemporaneo.
ANTHONY DE JASAY – Lo Stato (1985)
Una critica implacabile allo Stato, nella sua qualità di ente particolare che vive e prospera esclusivamente in virtù dell’esercizio del proprio potere discrezionale
BENJAMIN R. TUCKER – Instead of a Book (1893)
In questo libro dal tutolo curioso Benjamin Tucker, il più importante esponente dell’originario anarchismo americano, raccolse i suoi migliori saggi e articoli pubblicati sulla rivista Liberty, da lui diretta dal 1881 al 1908.
AYN RAND – La virtù dell’egoismo (1964)
Una raccolta di saggi filosofici che presentano nella maniera più sistematica l’etica randiana basata sulla celebrazione dell’individuo come fine in sé
FRANCISCO DE VITORIA – De iure belli (1539)
Francisco de Vitoria, considerato il fondatore del diritto internazionale, afferma la liceità della guerra giusta, ma solo a scopi difensivi o a seguito di un’offesa ricevuta.
JOHN C. CALHOUN – Disquisizione sul governo (1851)
Un gioiello della filosofia politica americana della prima metà dell’Ottocento
SENOFONTE – Ierone o della tirannide (IV Secolo a.C.)
L’unica testimonianza antica esplicitamente dedicata al tema della tirannide
FRIEDRICH A. VON HAYEK – La presunzione fatale (1988)
Il testamento intellettuale di Hayek, sintesi e approdo della sua quasi secolare attività di ricerca
MICHAEL SANDEL – Giustizia (2009)
In questo testo il noto filosofo statunitense compie una appassionata disamina delle maggiori concezioni filosofiche in materia di giustizia
MONTESQUIEU – Lettere persiane (1721)
Grazie all’espediente del punto di vista straniero, Montesquieu mette in scena una sferzante satira dei costumi degli europei
KARL R. POPPER – La società aperta e i suoi nemici (1945)
Popper difende la tradizione razionalistica e individualistica occidentale contro le ideologie totalitarie di destra e di sinistra .
EDMUND BURKE – Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia (1790)
La più celebre e influente critica alla Rivoluzione francese
WILHELM VON HUMBOLDT Saggio sui limiti dell’attività dello Stato (1792)
L’obiettivo dell’autore è di stabilire quale siano gli scopi dell’azione dell’istituzione statale, e quali limiti essa debba porre alla propria attività
MICHAEL HUEMER – Il problema dell’autorità politica (2013)
Il problema centrale affrontato nel libro è quello della giustificazione dell’autorità politica. Per quale motivo qualche centinaio di persone riunite in una capitale hanno il diritto di dare ordini a centinaia di milioni di altre persone?
CONDORCET – Quadro storico dei progressi dello spirito umano (1795)
L’espressione più audace ed esemplare della concezione ottimistica della storia tipica dell’Illuminismo francese
MAX HORKHEIMER, THEODOR W. ADORNO – Dialettica dell’illuminismo (1947)
L’Illuminismo, la modernità, il progresso e la scienza hanno la tendenza a rovesciarsi nel loro contrario, la barbarie
GIUSEPPE PREZZOLINI – Cristo e/o Machiavelli (1971)
Le ragioni dell’assoluta incompatibilità dell’etica cristiana con lo Stato e l’attività politica
JACQUES ELLUL – Anarchia e cristianesimo (1988)
Il messaggio della Bibbia non è solo apolitico, ma radicalmente antipolitico
PETER SLOTERDIJK La mano che prende e la mano che dà (2010)
Il celebre filosofo tedesco propone di abolire il carattere obbligatorio delle tasse per passare a forme volontarie di tassazione
NASSIM NICHOLAS TALEB – Il Cigno nero (2007)
La casualità, l’incertezza e gli eventi inaspettati sono molto più presenti di quanto crediamo e ci viene raccontato
FRIEDRICH ENGELS – L’evoluzione del socialismo dall’utopia alla scienza (1880)
Con quest’opera Engels si pose l’obiettivo di spiegare i tratti fondamentali del materialismo storico e di offrire una complessiva visione del mondo per il proletariato
JEAN-JACQUES ROUSSEAU – Il contratto sociale (1762)
Rousseau propone un modello di Stato costituito su un patto sociale e diretto dalla volontà generale, nel nome dell’interesse comune, per tutelare libertà e sicurezza di tutti
JULIEN BENDA – Il tradimento dei chierici (1927)
Il filosofo francese Julien Benda denunciò in questo trattato scritto tra le due guerre mondiali l’abbandono, da parte della classe intellettuale, della propria funzione storica di custode dei valori eterni dello spirito, della ragione, della verità, della giustizia.
NASSIM NICHOLAS TALEB – Antifragile (2012)
Una certa dose di disordine e di caos genera vita, novità, scoperte, abbondanza e maggiore sicurezza; l’eccesso di controlli e regolamentazioni produce immobilità, stagnazione, effetti collaterali indesiderati, crisi inaspettate e maggiore insicurezza
THOMAS HOBBES – Leviatano (1651)
Il Leviatano rappresenta la giustificazione più potente dello Stato moderno. La difesa dell’assolutismo monarchico ne è solo un sottoprodotto, essendo la preoccupazione principale di Hobbes lo sviluppo di una teoria della sovranità.
JOHN RAWLS – Una teoria della giustizia (1971)
Il filosofo americano offre una sofisticata fondazione filosofica dei sistemi politici socialdemocratici occidentali
ROBERT NOZICK – Anarchia, stato e utopia (1974)
Anarchia, Stato e Utopia è un’opera fondamentale nell’ambito della teoria libertaria, che ha ricevuto un’enorme attenzione dall’establishment accademico. Il suo obiettivo teorico è la giustificazione teorica di uno Stato minimo.
BRUNO LEONI – La libertà e la legge (1961)
Perché il diritto giurisprudenziale è superiore alla legislazione
JOHN LOCKE – Il secondo trattato sul governo (1690)
La prima grande esposizione della dottrina liberale fondata sulla teoria dei diritti naturali
PLATONE – Critone (399-388 a.C.)
Il Dovere dell’uomo è il tema di questo celebre dialogo sulla condanna a morte di Socrate
KARL R. POPPER – Miseria dello storicismo (1957)
Popper confuta la possibilità di trovare le leggi della storia, del progresso o dello sviluppo umano, dimostrando che le teorie storiciste, che credono di poter cogliere e studiare tali leggi, sono errate
JOHN STUART MILL – Sulla libertà (1859)
Mill spiega che la libertà individuale è la fonte della creatività umana e di ogni progresso intellettuale, e che soffocare le idee minoritarie danneggia anche le maggioranze
VOLTAIRE – Trattato sulla tolleranza (1763)
La tolleranza è ciò che rende possibile la convivenza fra le persone e le religioni più diverse, anche se ciascuno crede che gli altri sbaglino.
IMMANUEL KANT – Per la pace perpetua (1795)
Il grande filosofo tedesco ritiene che la pace sia un obbiettivo raggiungibile attraverso un federalismo fra liberi stati.
CESARE BECCARIA – Dei delitti e delle pene (1764)
L’opera che ancora oggi fonda il nostro modo di pensare la legge, il crimine, il processo e la pena
ERASMO DA ROTTERDAM – Elogio della follia (1509)
La follia secondo Erasmo permea ogni frangente della vita, è il vero motore dell’esistenza ed è ciò che dà senso a tutto il resto.
JUAN DE MARIANA – Il re e la sua educazione (1599)
Il teologo gesuita Juan de Mariana fu il più radicale dei teologi spagnoli del ‘500. In questa sua opera compare, per la prima volta nel mondo cattolico, la difesa del tirannicidio